25 ANNI IN 25 STORIE SONO FELICE, PERCHÈ LO VEDO FELICE

Il mio nome è Diaphine,
e mi sento molto fortunata perché in Burkina Faso, il mio paese, non ci sono centri che si occupano delle persone con disabilità.

Quando è nato, G. era bello e sano.
Poi a 6 mesi, purtroppo la sua testa ha cominciato a gonfiarsi. In famiglia eravamo disperati, non sapevamo che malattia avesse.
Lo abbiamo mandato comunque a scuola ma gli insegnanti ci dicevano che non riusciva ad imparare
a scrivere e a leggere.

Quando ci siamo trasferiti in Italia le cose sono finalmente cambiate. I medici ci hanno spiegato che per curare la malattia di G. era troppo tardi, avremmo dovuto operarlo quando era neonato, ma in Burkina senza i soldi necessari non si può andare in ospedale e le cure o addirittura gli interventi sono un privilegio per pochi.
Anche qui in Italia G. ha avuto delle difficoltà all’inizio, i compagni lo prendevano in giro, ma siamo stati aiutati in questo dalle insegnanti. I servizi sociali hanno dato sempre una mano. Sapevano che ero io a dover seguire tutta la famiglia perché mio marito lavora tutto il giorno come metalmeccanico e abbiamo altri due figli, di 23 anni e 12 anni.
Dal 2013 abbiamo inserito G. al centro diurno Il Germoglio della cooperativa La Fraternità ed io sono finalmente tranquilla.

G. è buono, mi fa spesso sorridere. Quando torna a casa gli chiedo sempre cosa ha fatto al Germoglio e sono felice di vederlo contento perché impara cose nuove.
È migliorato tanto nella deambulazione grazie alle attività che fanno in palestra e in piscina.
Gli piace molto verniciare e fare i lavori manuali col legno per costruire lampade, cornici e scatole.
Ha incontrato degli amici, ragazzi giovani come lui, con cui si trova bene.

Ultimamente G. non mi racconta tante cose: ha diciotto anni e vuole far vedere che è grande e non ha più bisogno della mamma ma io so che ha trovato il posto giusto per lui, un luogo protetto.
Da buon diciottenne però, è stato entusiasta nel raccontarmi che ha imparato a fare i cocktail nel corso di formazione che il Germoglio ha sviluppato insieme all’Istituto Alberghiero di Riccione per imparare a fare servizio bar e servizio ai tavoli durante feste e cerimonie.

Alcune volte, durante l’anno, anche noi genitori partecipiamo a dei momenti di festa in cui i nostri figli con gli operatori ci raccontano tutto il frutto dell’impegno.
Ed io sono felice, perché lui è felice.

Diaphine - Mamma di G. del centro Il Germoglio

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