25 ANNI IN 25 STORIE LA QUALITÀ NON ESCLUDE

Mi chiamo Andrea,
e trovarsi a quasi 40 anni a riprendere in mano la propria vita per ricostruirsi un futuro non è stato affatto facile.

Oggi sono responsabile della raccolta abiti usati nella Cooperativa La Fraternità a Bologna.
Ogni giorno usciamo coi nostri furgoni e giriamo varie zone di Bologna in un progetto di raccolta differenziata che ci vede insieme ad altre cooperative del Consorzio Ecobi. Raccogliamo sacchi che contengono abiti, borse, scarpe, cappelli. Sacchi che vengono poi stoccati a Ozzano per poi essere inviati in negozi dell’usato in tutta Italia.

Ho un passato alle spalle che non potevo cambiare in un giorno. Un passato di dipendenze, che mi ha portato ad iniziare un programma terapeutico che si è concluso in una delle comunità della Papa Giovanni XXIII.
Sono passati tre anni da quella fase durissima di recupero e oggi mi sento più vero e più libero. Stare all’aperto e in mezzo alla gente mi aiuta a ritrovare la normalità delle relazioni che avevo perso.

Sono una persona che ha frenesia di produrre e di rispettare gli orari a tutti i costi, mentre nel mio lavoro in Fraternità ho dovuto imparare a dare il massimo nella collaborazione, nella pazienza e nell’attesa dei tempi di chi lavora accanto a me.
Questo esercizio quotidiano che il lavoro mi impone mi ha insegnato a ricordare in ogni momento che ho bisogno degli altri per stare bene, anche di chi è ancora in difficoltà.
Mi confronto molto con i miei responsabili, Mario e Maso, per capire come comportarmi per rispettare le scadenze e allo stesso tempo non tralasciare le relazioni con chi è più fragile. Cerco di trovare un equilibrio.

Mi colpisce lo stile, diverso da tanti altri posti di lavoro.
Ad esempio, quando c’è il cambio stagione bisogna girare molto perchè i cassonetti sono sempre pieni, nel corso della settimana c’è da recuperare quelli che non riusciamo a svuotare subito. Da fuori può sembrare strano pensare che per fare questo lavoro, in cui serve rapidità, ho accanto a me Mirco che ha una disabilità motoria e pur impegnandosi per essere veloce non riesce ad avere tanto slancio.
Questo esempio mi fa toccare con mano come in Fraternità siamo simili ad una grande famiglia. Gli ultimi sono i primi. I responsabili sono assieme a noi dipendenti e le persone più svantaggiate. Tutti importanti gli uni per gli altri.
Anche grazie a questo stile in questi anni ho potuto ricominciare a fidarmi di me stesso e riconoscere che c’è qualcuno che davvero si interessa a me.

Andrea Giuliani - Responsabile raccolta abiti usati a Bologna

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