Buon primo maggio

Carissimi,
Con queste poche righe vorrei far arrivare un messaggio a tutte e a tutti voi che in tanti modi
differenti contribuite con il vostro lavoro a rendere viva la nostra cooperativa.

Tanti e tante di voi in queste settimane hanno continuato a lavorare per garantire servizi
indispensabili ai cittadini dei territori in cui siamo presenti.
Tanti altri e tante altre hanno scelto, nonostante la chiusura ufficiale dei nostri centri educativi, di mantenere un contatto quotidiano con le famiglie, i ragazzi e i bambini chiusi in casa, riuscendo a mantenere vivo il sostegno a situazioni di solitudine e difficoltà che ben conosciamo.
Tanti altri hanno messo in gioco la propria professionalità e creatività anche attraverso tecnologie che fino a poco tempo fa certamente non facevano parte della nostra quotidianità lavorativa in campo educativo.

Mi piace pensare che uno dei motivi, non certo l’unico, per cui tutto questo è avvenuto sia che per noi della Fraternità, sull’esempio di Don Oreste, il lavoro è innanzitutto partecipazione alla costruzione del bene comune e ad una società che tiene conto del bisogno di tutti, a partire dagli ultimi.
Penso sia questo “sentire comune” che ha spinto tanti di voi a mettersi “al lavoro” in queste
settimane così difficili.
Ed è per questo che come consiglio di gestione della Fraternità abbiamo deciso di anticipare come cooperativa, in questi mesi più duri, l’accredito dello stipendio a coloro che in questo momento si trovano in cassa integrazione e avrebbero invece dovuto aspettare tempi certamente più lunghi per ricevere lo stipendio mensile.
Lo abbiamo scelto perché, come ci ricorda il nostro statuto, lo scopo primario è quello di perseguire l’interesse generale della comunità.
Lo stile fraterno da cui trae origine il nome della nostra cooperativa, implica un rapporto di reciprocità nel quale ciascun lavoratore, in qualunque ruolo, cerca di tenere al primo posto il bene dell’altro, come ci ha recentemente sottolineato il prof. Zamagni in un incontro con la Comunità Papa Giovanni XXIII.

Proprio oggi, Papa Francesco ci dice che “Il lavoro è quello che rende simile l’uomo a Dio, perché con il lavoro l’uomo è creatore, è capace di creare, di creare tante cose, anche creare una famiglia per andare avanti. L’uomo è un creatore e crea con il lavoro. Questa è la vocazione.”

A ciascuno e ciascuna di voi auguro, fraternamente, buon primo Maggio.

Valerio Giorgis
Presidente Coop. La Fraternità

X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto