25 ANNI IN 25 STORIE IMPRESE PER LA SOCIETA' DEL GRATUITO

Mi chiamo Paolo,
e quando 30 anni fa abbiamo dato vita alle prime cooperative, volevamo realizzare un sogno: far sì che ogni persona avesse una sua dignità e potesse mettere a frutto i propri talenti nella manualità, nell’arte, nel lavoro, nello sport.
Fin dall’inizio era chiaro che per questo non era sufficiente accogliere le persone con disabilità o svantaggiate in famiglia ma era necessario inserirle nel mondo del lavoro. Le cooperative erano lo strumento che la legge prevedeva per realizzare quel sogno. Oggi sono vere imprese che ci permettono di concretizzare i princìpi della società del gratuito dimostrando che questi princìpi sono economicamente sostenibili. Ognuno può così essere protagonista nella compartecipazione al bene comune, in particolare chi è normalmente scartato dalla società, perché non è più oggetto di assistenza.

Oggi sono Presidente del Consorzio Condividere Papa Giovanni XXIII di cui fanno parte 14 cooperative sociali tra cui La Fraternità che compie 25 anni.
Il Consorzio è un luogo dove tutte le cooperative si confrontano e si ascoltano, per valutare insieme le scelte e le strategie per stare sul mercato facendo bene i prodotti, competitivi perché fatti col cuore e con competenza. Esserne Presidente per me è un dono perché, con umiltà, metto il mio servizio insieme a quello degli altri presidenti ma soprattutto di quelli che nella ferialità lavorano nei vari centri diurni e occupazionali, o nei servizi che offriamo.
Le cooperative Apg23 sono per noi luoghi di condivisione dove si lavora insieme, si fa fraternità, si svolgono attività educative ed occupazionali che sviluppano le capacità di ognuno e forniscono prodotti per la società. Si attua così quella che noi chiamiamo la “società del gratuito”, dove si produce lavoro che realizza la persona e dove il profitto viene reinvestito in nuovi posti disponibili, soprattutto per persone che sarebbero ai margini e avrebbero un costo sociale.

La Cooperativa La Fraternità si caratterizza proprio per un’accoglienza che si basa sui servizi educativi dati a tante persone con gravissime disabilità e per il lavoro proposto a tante persone che erano sulla strada.

Vogliamo dare spazio e fiducia anche alle nuove generazioni che sono la base sicura perché le cooperative abbiano un futuro. D’altronde, è proprio dai giovani e dalle persone con disabilità insieme è nata la nostra Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII. Nelle cooperative questo si vede tutti i giorni: è una festa che richiede impegno, sacrificio ma che da anche tante soddisfazioni perché nessuno soffre più, se non è solo.

Paolo Ramonda - Responsabile generale APGXXIII

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