25 ANNI IN 25 STORIE IN RETE PER I BISOGNI DEL TERRITORIO
Mi chiamo Alessandro,
sono educatore al centro diurno Il Mosaico che, come dice il suo nome, è veramente un centro variegato, con attività diversificate come tanti tasselli colorati.
Ciò che riconosco al Mosaico è di essere più che un luogo educativo e riabilitativo. Spesso siamo l’unica chance per tante persone con disabilità del territorio e le loro famiglie. Persone che resterebbero a casa a fare niente.
Il mio impegno principale riguarda l’organizzazione delle attività motorie, sia quelle che portiamo avanti nella palestra messa a disposizione dal Comune, sia gli esercizi individuali di movimentazione che eseguiamo al centro con la supervisione di una fisiatra.
Abbiamo inaugurato da poco un nuovo spazio per noi molto importante: una sala multifunzionale attrezzata per attività motorie individualizzate. Ce l’abbiamo messa tutta per poterla costruire a nostre spese, creando un luogo spazioso e isolato dagli altri ambienti.
Il nostro è un territorio fatto di tanti piccoli paesi, basta pensare che il nuovo comune di Terre Roveresche è nato quest’anno dall’unione di altri quattro piccoli comuni come Barchi, Piagge, San Giorgio di Pesaro e Orciano di Pesaro dove siamo noi.
Ecco perché come Mosaico abbiamo sempre cercato di lavorare in rete, sia con le altre realtà sociali che con le amministrazioni e i servizi sociali.
Con tre ragazzi con disturbo dello spettro autistico portiamo avanti il Progetto Autismo, sostenuto dai fondi della Regione Marche.
Proprio per rispondere ai bisogni di un territorio molto vasto, con i nostri pulmini giriamo da Fano fino a Marotta arrivando anche a Pesaro.
E poi vorrei raccontarvi di GiocaInsieme: un progetto sportivo che organizziamo ormai da 7 anni e recentemente è stato anche riconosciuto nel suo valore dal Coni.
Si tratta di una manifestazione sportiva che facciamo ogni anno a Giugno, in occasione della Giornata nazionale dello sport, negli spazi del centro sportivo di Orciano. È un evento che il Mosaico organizza ma che coinvolge tante altre cooperative e realtà sociale del territorio, diventano una piccola “olimpiade interprovinciale” sostenuta dalle amministrazioni comunali.
Le squadre dei vari centri si sfidano in diverse discipline sportive e durante la giornata sono coinvolti anche i bambini della scuola elementare che aiutano nello svolgimento delle gare.
Il tutto si conclude con le premiazioni ed un pranzo in cui in cui si mettono a disposizione anche i cittadini del paese, testimoniando così che quando tutti gli attori della società collaborano in rete per il bene comune si possono davvero fare delle cose che rimettono al centro della società chi altrimenti rischia di rimanere isolato.
Alessandro Scarlino - Educatore centro diurno Il Mosaico